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Cane cade da una scogliera di 166 metri e sopravvive per 45 giorni

News Redazione -

La storia incredibile di Shadow, un cagnolino caduto da una scogliera e sopravvissuto per quasi due mesi prima che lo ritrovassero. Di lui si erano completamente perse le tracce per 45 giorni, perchè il guaio in cui si era cacciato lo aveva quasi fatto morire: stiamo parlando della storia pazzesca di Shadow, un cane di razza Shar Pei di 18 mesi caduto da una scogliera nel Dorset, in Inghilterra. E' sopravvissuto per tutto quel periodo sulla spiaggia in cui era finito.I suoi proprietari si erano arresi, pensavano che fosse morto o che qualche persona crudele lo avesse rubato. Per fortuna, dopo un'estenuante mese e mezzo di sopravvivenza all'addiaccio, Shadow è stato portato in salvo, molto emaciato e con una gamba rotta. Lo hanno trovato alcuni villeggianti del posto.E' stato subito portato dal veterinario e sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere pietre, bastoncini e alghe essiccate dal suo stomaco. Ha mangiato tutto quello che trovava per sopravvivere. Nelle prossime settimane dovrà affrontare diversi interventi chirurgici per risolvere il problema della sua gamba. Un vero miracolo se si pensa che la scogliera da cui è ruzzolato giù era alta 166 metri.Ecco le parole di Amber, la sua proprietaria: «Non ho smesso di piangere da quando è tornato, non posso credere che sia nuovamente fra di noi. Quando mio marito l’ha visto non pensava che fosse lui, nonostante i dettagli del microchip, visto che era così diverso: era sempre stato un cane grosso. È stato scioccante vederlo così magro».

Rogna nel cane (scabbia): tipologie, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Una patologia da non sottovalutare per quanto riguarda i nostri cani è la rogna, detta anche scabbia: andiamo a vedere di cosa si tratta. La rogna nel cane è sicuramente una delle malattie più conosciute e temute nel mondo cinofilo. Non si tratta di una patologia eccessivamente pericolosa o mortale, tuttavia può essere davvero molto fastidiosa e non deve essere presa sotto gamba.Di cosa si tratta esattamente? Di una una tremenda irritazione della pelle. Entriamo più nel dettaglio. Innanzitutto, una nota legata al nome della malattia: spesso potrete sentire chiamare la rogna anche scabbia.Questa patologia del derma colpisce diverse specie animali, fondamentalmente in maniera non dissimile da quanto accade tra i cani. Se non è curata adeguatamente può comportare danni anche molto gravi ai nostri amici a quattro zampe. Abbiamo detto che si tratta di una infezione della pelle, ovvero di una malattia dermatologica. Chi sono i malefici artefici di questa "piaga"? Gli acari. Volendo utilizzare il termine più dotto e scientifico potremmo parlare di ectoparassiti.Questi ultimi si annidano all'interno del pelo dell'animale, per poi raggiungere direttamente l'epidermide. Una volta raggiunto lo strato di pelle del cane iniziano a "rosicchiarlo": banchettano col sebo e la cheratina presenti sullo strato epidermico del nostri amico peloso e - se non ostacolati - si moltiplicano a macchia d'olio.Se state provando ad immaginarvi questa scena, possiamo dirvi che al microscopio la situazione è grossomodo questa: ci sono questi "ragnetti" (gli acari) che normalmente vivono nel nostro ecosistema e che quando si "attaccano" ad un animale iniziano letteralmente a cibarsene. Ed è a quel punto che arriva il prurito.Ma facciamo un passo indietro: come arrivano gli acari sul "campo di battaglia" (o forse sarebbe meglio dire "al ristorante")? In questo articolo proveremo a fornire una panoramica sulla rogna nel cane e le sue modalità di azione e diffusione, nonché di contagio e cura. Come sempre per quanto riguarda la nostra piattaforma, ci teniamo a specificare che le nostre indicazioni non possono essere considerate alla pari delle indicazioni ufficiali del veterinario (al quale consigliamo sempre e comunque di rivolgervi).Tornando alla disamina di questa fastidiosa patologia continuiamo col dire che la rogna/scabbia è diffusa praticamente in tutto il mondo. In genere viene trasmessa per contatto diretto con animali contagiati ma può colpire anche solo toccando degli oggetti che sono stati a loro volta toccati da ammalati.Rogna nel cane: tipologie Abbiamo detto che i "vettori" della malattia sono questi ectoparassiti microscopici meglio conosciuti come acari. Tuttavia occorre specificare che esistono diverse tipologie di scabbia, poiché esistono tipi leggermente diversi di acari. Quali sono le tipologie più diffuse di rogna/scabbia?Fondamentalmente sono cinque: c'è quella Demodettica (anche detta "rossa", ereditario e demodicosi) e che a sua volta può essere suddivisa in tre sottocategorie (localizzata, generalizzata o podermatite demodettica). Poi c'è la rogna Sarcoptica, forse la più comune in assoluto tra cani: molto rapida nella sua diffusione, resistente ai fattori ambientali e facilmente contagiosa anche per gli esseri umani.C'è anche un tipo di rogna legata in modo specifico alle orecchie del cane: la rogna o scabbia Otodettica. In questo vedrete proprio dei "puntini bianchi" muoversi all'interno delle orecchie del nostro amico a quattro zampe. Come per le orecchie, esiste una rogna specifica per le cavità nasali: si tratta della "Pneumonyssoides caninum". Anche la Rogna cheyletiella prevede questi "pallini bianchi" che camminano sulla cute dell'animale anche se è più diffusa tra i gatti.La rogna viene spesso trasmessa direttamente al momento del parto e dell'allattamento: la madre infetta la passa ai cuccioli. Al di là di questo caso, più comunemente la rogna si trasmette attraverso il contatto tra vari esemplari. Ovviamente un sistema immunitario basso sarà terreno fertile per gli acari.Ma ci sono diversi fattori che possono "contribuire all'invasione": la scarsa igiene dell'animale, le condizioni ambientali di vita o la dieta del nostro amico peloso. In generale poi ci sono alcune razze di cane geneticamente più predisposti a contrarre questa patologia dermatologica e sono: Bulldog, Pointer, Shar Pei, Terrier, Beagle, Dalmata, Bassotto, Dobermann e Boxer. Rogna nel cane (scabbia): sintomi e cura In genere si tratta di "gesti" piuttosto evidenti: arrossamento della pelle, prurito e bruciore, eruzioni e squame cutanee (quando non vere e proprie ferite e piaghe), pelle secca e maleodorante, perdita di appetito, peso e pelo.Come curare la rogna nel cane? Innanzitutto mantenendo un buon livello di igiene generale: questo vale sia per il nostro cane che per la nostra casa (o qualsiasi ambiente l'animale "viva" come casa). Nel pratico un bagnetto mensile è davvero un toccasana, soprattutto se vengono utilizzati anche prodotti di qualità per insaponare il nostro amico peloso.Poi è bene effettuare con una certa regolarità anche disinfestazioni e vaccinazioni dal nostro veterinario di fiducia. Se avete più animali in cura dovete fare attenzione a dividere bene gli "oggetti" di entrambi per far sì che non ci continui ad infettare a vicenda.Ultimo ma non ultimo per ordine di importanza: curare con attenzione la dieta del nostro cane. Un'alimentazione equilibrata migliora tutto il sistema immunitario! (Il cibo crudi in questo senso è particolarmente indicato: verdure e erbe, ma non solo. Indicati anche aglio kyolic, unghia di gatto ed estratto d'olio d'oliva).Siamo tutti d'accordo che prevenire sia meglio che curare, ok, ma cosa fare in caso di contagio avvenuto? Rivolgetevi subito al veterinario, innanzitutto. Quasi sicuramente - in quanto a medicine - vi prescriverà degli acaricidi orali, topici o iniettabili. In genere i più diffusi-gettonati sono: ivermectina, selamectina o moxidectina.Ovviamente poi saranno previsti anche degli analgesici-antiinfiammatori. Alcuni rimedi "casalinghi" che non possono assolutamente sostituire l'intervento del veterinario ma possono alleviare momentaneamente le sofferenze dell'animale (spalmando estratti o unguenti sulle parti più infette) sono, ad esempio: camomilla, avena, limone o yogurt. Ricordatevi sempre che anche l'effetto e la dolcezza dimostrati al vostro amico - per quanto non risolvano la situazione - saranno sicuramente di conforto.Potrebbe interessarti anche:Dermatite nel cane: cos'è, sintomi, cure e rimedi naturali

cani e bambini

Cani adatti ai bambini: esistono razze che vanno meglio?

Curiosità Redazione -

Esistono cani adatti ai bambini maggiormente rispetto ad altri? Ogni genitore si trova prima o poi dinnanzi alla scelta se prendere o meno un cane che cresca insieme al proprio figlio. A nostro avviso ogni bambino dovrebbe crescere avendo un cane, conoscendo l’affetto che questi animali sanno dare e imparando valori come il rispetto e la lealtà. Valori che di sicuro i nostri amici a quattro zampe sanno dispensare ampiamente. Ma ogni genitore che decide di prendere un cane si pone la fatidica domanda: quali sono i cani più adatti ai bambini? E’ vero che ci vuole, a prescindere dalla razza del cane, buonsenso quando iniziamo a far interagire cani e bambini ma è altrettanto vero che alcune razze sono più calme di altre e hanno un istinto materno più sviluppato capace di farli rapportare meglio con i nostri bambini, ed è altresì vero che anche i bambini vanno educati ad avere a che fare con i cani. Se riusciamo in questo assisteremo alla nascita di un rapporto davvero speciale. Cani e bambini hanno la capacità di voler bene senza maschere e senza pregiudizio alcuno ed è questo che rende quel rapporto così meraviglioso.Cani adatti ai bambini: ci sono razze che vanno meglio rispetto ad altre? Quando si vuole accogliere un cane da far crescere con il proprio figlio è bene considerare le peculiarità tipiche delle varie razze così da confrontarle anche con le nostre abitudini familiari. Prendendo coscienza del fatto che in presenza di bambini molto piccoli la socializzazione con il cane deve avvenire sempre in presenza di un genitore, possiamo affermare che ci sono razze canine che possono risultare più adatte ad avere ad avere a che fare con loro. Se il bambino ha un’età inferiore ai cinque anni sarebbe meglio scegliere cani di taglia ridotta come ad esempio il Maltese, il Chihuahua, il Carlino, il Bassotto, il Pinscher. Se al contrario, i bambini hanno più di sei anni si può optare per cani di taglia un po’ più grande ma dal carattere davvero molto mansueto come Labrador, Shar pei o Golden Retriever per passare poi al Border Collie o al Terranova se si desiderano cani di taglia ancora più grande. Se non avete nessuna idea su quale razza far ricadere la vostra scelta allora potete rivolgervi ad un esperto che saprà consigliarvi al meglio. Detto questo mi sento di esprimere un altro pensiero. Cani e bambini avranno un rapporto speciale se gli permettiamo di far crescere quel rapporto con serenità e naturalezza. Abbiamo detto che in questo rapporto è fondamentale scegliere un amico peloso che sia il più sicuro possibile per il nostro bimbo ma non dobbiamo dimenticarci del cane. E’ anche a loro che dobbiamo pensare. Un ambiente sereno renderà il cane più tranquillo e fiducioso permettendo che le caratteristiche di socievolezza del cane vengano ampiamente in superficie. Alcune persone scelgono anche dei cani appartenenti alle cosiddette razze pericolose e molto più spesso di quanto si pensa, il rapporto tra questi cani e i bambini non presenta problemi a testimonianza del fatto che non sono i cani ad essere cattivi ma i padroni che non sanno garantire loro il giusto ambiente familiare in cui crescere.

Piodermite nel cane: cos'è, sintomi, cura e rimedi naturali

Salute del cane Redazione -

Che cos’è la piodermite, con quali sintomi si manifesta e quali sono le cure da far seguire al cane? In questo articolo trovi alcune delle risposte che cerchi per capire meglio questo tipo di infezione alla pelle. E’ un disturbo che interessa la cute del cane ma che può nascondere in realtà problematiche derivanti da altre malattie. Non è sufficiente quindi eliminare il problema più esterno adottando rimedi fini solo a curare la piodermite, in questo caso è utile riuscire a capire le cause che portano il cane ad avere questa reazione cutanea. Anche i cani, come noi uomini, hanno problemi di intolleranze o allergie alimentari che influiscono sul fegato, organo fondamentale che ci manda come segnale questo sfogo sulla pelle del cane. Se vuoi prendere un cane sappi che quelli di razza sono più delicati e sensibili a dermatite allergica e certe malattie.Piodermite del cane: un tipo di dermatite Avete notato delle chiazze rosse sulla pelle del vostro cane? E’ da un po’ di tempo che si gratta e si lecca continuamente? Potrebbe essere piodermite, una patologia frequente: si tratta di una dermatite del cane. La pelle oltre a ricoprire tutto l’organismo vivente è anche la parte che rimane a contatto con l’ambiente esterno, con i batteri, i virus, l’inquinamento, la sporcizia presente fuori all’aperto, la pelle è a diretto contatto con i diversi fattori climatici col caldo il freddo e l’umidità. La piodermite potrebbe essere il risultato di uno di questi fattori appena elencati e causare un’infezione cutanea. Sulla pelle “alloggiano” alcuni microorganismi tra cui lo stafilococco, che potrebbe causare dei problemi dovuti ad un indebolimento del corpo e all’incapacità della pelle di fare da protezione. Lo stafilococco si riproduce vicino ai peli, intorno alla radice, dove c’è il follicolo pilifero, qui inizia a nutrirsi della pelle fino a causare in certi casi la fuoriuscita di pus e la caduta del pelo del cane.Piodermite nel cane: cause e tipologie Può essere di due tipi: superficiale quando l’infezione interessa gli stati più esterni della pelle o profonda quando invece raggiunge il derma e l’ipoderma attraverso l’infezione del follicolo. La principale causa di questa dermatite è lo stafilococco, un batterio che risiede sulla cute del cane, ultimamente però sono in aumento altri batteri come s. aures s. schleiferi e anch’essi sono tra le cause della piodermite canina. Questi batteri si riproducono in terreni incolti, solitamente la fase profonda è quella che si manifesta più frequentemente e dipende da intolleranze o allergie alimentari, parassiti, squilibri ormonali, da condizioni ambientali come umidità o alte temperature. Tra le cause scatenanti la piodermite nel cane ci sono diversi fattori tra cui un’alterazione dell’ecosistema cutaneo o la conseguenza di altre malattie ad esempio. Riassumendo nell’elenco ci sono le cause più comuni responsabili della piodermite:Intolleranze e allergie alimentari Pesticidi per zecche e pulci Vaccini e utilizzo di alcuni farmaci Vecchiaia e stress Disbiosi intestinale e intolleranza al glutinePiodermite nel cane: sintomiLa piodermite si manifesta con delle chiazze rosse di varie dimensioni sul corpo. Inizialmente sono solo dei piccoli puntini rossi che col passare del tempo si ingrandiscono e diventano delle pustole, lesioni che generano delle crosticine. La piodermite più profonda è responsabile di formazione di bolle di sangue, brufoli, ulcere e infine anche fistole infette. Oltre al dolore, un altro sintomo che crea la piodermite è il prurito del cane, che lo induce a leccarsi e grattarsi in continuazione nella zona interessata. I cani che soffrono di una malattia endocrina, o hanno preso un’infezione derivante dai funghi, quelli che soffrono di allergie a pulci, sono più portati a sviluppare la piodermite.Piodermite nel cane: cura e rimedi naturaliLa piodermite non è semplice da curare perché finito il trattamento potrebbe ripresentarsi, è difficile eliminarla totalmente se non effettuate le verifiche dovute. Prima di decidere che tipo di cura somministrare al cane è fondamentale capire qual’è la malattia che si nasconde dietro questa infezione poichè all’origine della piodermite spesso c’è un altro malessere. Controllate il fegato del vostro cane, spesso gli sfoghi sulla cute sono legati a questo organo, è un meccanismo che si manifesta anche in noi uomini. Il fegato è una grande ghiandola fondamentale per i processi del metabolismo e svolge la funzione importantissima di eliminare tutte le sostanze tossiche che vengono assunte o prodotte dall’organismo stesso. Per curare definitivamente la piodermite meglio limitare l’uso degli antibiotici e ricercare la causa primaria. E’ consigliato l’utilizzo di shampoo, antisettici sia come cura e sia come prevenzione, nelle fasi più acute meglio utilizzare creme al cortisone, antibiotici e antistaminici ovviamente sotto il consiglio del veterinario. Ecco alcuni shampoo particolarmente adatti per alleviare il prurito e da applicare nella zona interessata:Indubbiamente ci sono alcuni rimedi naturali da adottare per prevenire e rinforzare il sistema immunitario del cane come l’assunzione di omega 3 e 6, antiossidanti e integratori. In più una dieta a base di carne verdura naturale è molto indicata perché è il cibo è facilmente e velocemente digeribile, non si intrattiene troppo nello stomaco e aiuta a prevenire la piodermite del cane.Piodermite nel cane: prevenzione Per prevenire questo tipo di disturbo è fondamentale mantenere il cane in salute, fargli fare una dieta adeguata in modo tale che non sia soggetto ad intolleranze, evitare di alimentarlo ripetutamente con gli stessi cibi, è un fattore fondamentale per l’intestino che riuscirà a lavorare meglio. Un’alimentazione sbagliata, come anche l’utilizzo di farmaci, può essere la causa del deposito delle tossine sui tessuti. E’ molto importante fare attenzione a non alterare la flora intestinale perché da essa dipendono anche il giusto funzionamento di altri organi. Nel caso in cui il tuo cane sviluppi una piodermite o dermatite ti consigliamo di utilizzare questa linea di crocchette (ottime anche e soprattutto per i cani che hanno intolleranze o allergie alimentari):I cani più predisposti ad avere questo tipo di problema sono quelli di razza perché oltre ad essere svezzati con mangimi poco sani, vengono vaccinati molto piccoli, quando ancora non hanno ben sviluppato neanche il sistema immunitario. Il pastore tedesco a pelo corto tende a soffrire di questo tipo di patologia così come dalmata, setter, boxer, razze con pieghe cutanee come lo shar pei e il carlino, con questi cani bisogna essere più attenti e cercare di prevenire la formazione di piodermite con piccoli accorgimenti suggeriti in precedenza. La piodermite, come è stato spiegato, non è una malattia grave: non provoca la morte, si cura ma con le dovute verifiche del caso o si rischia di vederla spuntare fuori nuovamente una volta terminata il ciclo di terapia. Il vostro cane non rischia la vita, ma solo un po' di dolore causato dalle pustole che gli creano prurito.

intelligenza dei cani

Le razze di cani più intelligenti: la classifica di stanley coren

Curiosità Redazione -

INTELLIGENZA DEI CANI: LE RAZZE PIÙ INTELLIGENTI SECONDO STANLEY COREN Quali sono le razze più intelligenti? Stanley Coren ha stilato una classifica sull' intelligenza dei cani, ma non tutti sono d’accordo. Che i cani siano intelligenti è ormai da tempo assodato, ma c’è chi non si è fermato a questa constatazione di fatto, ma è andato oltre cercando di elaborare una graduatoria delle varie razze di cani sulla base della maggiore o minore intelligenza. Lo ha fatto Stanley Coren, professore e ricercatore dell’Università British Columbia di Vancouver ed appassionato cinofilo, che ne ha studiato a lungo le capacità mentali. È diventato famoso a livello mondiale con la pubblicazione del suo libro “ L’ intelligenza dei cani ”, tradotto in 26 lingue diverse e che gli ha portato vari riconoscimenti. Come si capisce dal titolo, Coren ha stilato una vera e propria classifica delle razze di cani più intelligenti, basandosi sulla capacità di apprendere in fretta nuovi comandi e eseguirli continuativamente nel tempo.Il gradino più alto del podio spetterebbe al Border Collie, un cane di origine inglese, tradizionalmente utilizzato per la conduzione delle greggi: proprio il dover gestire centinaia di pecore, spesso in autonomia, a distanza dal conduttore, avrebbe acuito in questa razza una maggiore capacità di problem solving. Inoltre, svolgendo un lavoro che prevede un preciso coordinamento con il pastore e spesso con altri cani, il Border Collie ha sviluppato particolarmente l’intuito e l’abilità a comprendere immediatamente, anche solo attraverso piccoli cenni, i comandi dell’uomo o i segnali provenienti dagli altri animali. Al secondo posto in classifica compare il Barboncino: è un cane molto attento a ciò che lo circonda e un fine osservatore; inoltre è in grado di adeguarsi con grande facilità alle abitudini dell’umano con cui condivide la propria esistenza. Tra le caratteristiche tipiche di questa razza anche la fedeltà verso il padrone, la docilità e il senso di accudimento nei confronti dei bambini. Ai primi posti della classifica non poteva mancare il Pastore Tedesco: da sempre una delle razze di cani più diffuse al mondo, nella sua storia è stato impiegato in molteplici attività di difesa, di ricerca, di salvataggio. Questo perché è un cane molto versatile, capace quindi di adattarsi a svolgere compiti diversi e impegnativi, che impara velocemente e facilmente. Se a questo aggiungiamo lo spiccato senso del dovere e l’obbedienza verso il padrone, la potenza fisica, la grande velocità e la protezione verso la famiglia, è facile capire perché sia una delle razze di cani più amate. Appena fuori dal podio troviamo il Golden Retriever, un cane molto docile di indole, obbediente, sempre alla ricerca dell’approvazione dell’essere umano, il che lo rende ancor più incline ad apprendere i comandi del padrone, allo scopo di compiacerlo, soddisfacendo le sue richieste. Proprio per queste sue caratteristiche è adatto a svolgere attività con persone affette da varie forme di disabilità, fisica o mentale; da qui il suo largo utilizzo nella Pet therapy. Al quinto posto troviamo Il Dobermann Pinscher: altro che cane destinato ad impazzire come si credeva un tempo! Il Dobermann è un cane intelligente, con un’ottima memoria; non è portatore di aggressività innata, come spesso si pensa, ma è piuttosto molto legato (a volte quasi morbosamente) al proprio padrone e istintivamente portato difendere la proprietà e la famiglia ad ogni costo. Proprio la sua tenacia, forza e coraggio nello svolgere il compito di guardiano e protettore hanno determinato la cattiva fama che ha accompagnato questa razza di cani in passato. LE ALTRE RAZZE DI CANI SARANNO DAVVERO MENO INTELLIGENTI? Dopo questi primi “magnifici cinque” la classifica sull'intelligenza dei cani di Coren prosegue fino al 79° posto, occupato dal Levriero; per completezza la riportiamo di seguito per intero, nel caso qualche padrone fosse curioso di vedere in che posizione si è classificato il suo amato quattrozampe, ma va detto che questa graduatoria ha suscitato molti pareri contrastati, come descritto nell’articolo “L’ intelligenza dei cani (2° parte): ma di quale intelligenza stiamo parlando?”.Ecco per intero la classifica delle razze di cani più intelligenti di Coren (dal 6° al 79° posto): 6 Pastore Shetland 7 Labrador 8 Pappilon 9 Rottweiler 10 Australian Cattle Dog 11 Welsh Corgi Pembroke 12 Zwergschnauzer 13 English Springer Spaniel 14 Tervuren 15 Schpperke - Pastore Belga 16 Collie - Keeshond 17 Kurzhaar 18 Flat coated retriever - Cocker Spaniel- Schnauzer 19 English Spaniel 20 Cocker Americano 21 Weimaraner 22 Malinois - Bernese 23 Volpino di Pomerania 24 Irish Water Spaniel 25 Vizla 26 Welsh Corgi 27 Chesapeake Bay retriever - Puli - Yorkshire 28 Rieseschnauzer - Cao de Agua Portoghese 29 Airedale Terrier - Bovaro delle Fiandre 30 Border terrier - Briard 31 Welsh Springer Spaniel 32 Manchester terrier 33 Samoiedo 34 Field Spaniel - Terranova - Australian Terrier - American Staffordshire terrier - Setter Gordon - Bearded Collie 35 Cairn terrier - Kerry Blue terrier - Setter Irlandese 36 Norwegian Elkhound 37 Affenpincher - Silky terrier - Zwergpinscher - Setter Inglese - Pharaon Hound - Clumber Spaniel 38 Norwich terrier 39 Dalmata 40 Soft Coated Wheaten terrier - Bedlington terrier - Fox terrier 41 Curly Coated retriever - Irish Wolfhound 42 Kuvasz - Australian Shepherd 43 Saluki - Spitz finnico - Pointer 44 Cavalier King Charles Spaniel - Drahtaar - Black and Tan Coonhound - American Water Spaniel 45 Siberian Husky - Bichon Frisé - English Spaniel 46 Tibetan Spaniel - English Foxhound - Otteehound - American Foxhound - Greyhound - Griffone 47 West Highland White terrier - Scottish Deerhound 48 Boxer - Alano 49 Bassotto - Staffordshire Bull terrier 50 Alaskan Malamute 51 Whippet - Shar pei - Fox terrier 52 Rhodesian Ridgeback 53 Ibizan hound - Welsh terrier - Irish terrier 54 Boston terrier - Akita Inu 55 Skye terrier 56 Norfolk terrier - Sealyham terrier 57 Carlino 58 Bouledogue francese 59 Griffone di Bruxelles - Maltese 60 Piccolo Levriero Italiano 61 Chinese crested dog 62 Dandie Dinmont terrier - Vendeen - Tibetan terrier - Japanese Chin - Lakeland terrier 63 Bobtail 64 Pastore dei Pirenei 65 Scottish terrier- San Bernardo 66 Bullterrier 67 Chihuahua 68 Lhasa apso 69 Bullmastiff 70 Shih tzu 71 Basset hound 72 Mastiff - Beagle 73 Pechinese 74 Bloodhound 75 Borzoi 76 Chow Chow 77 Bulldog 78 Basenji 79 Levriero Afgano

glaucoma nel cane

Glaucoma nel cane: cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Il glaucoma nel cane è una grave patologia oculare che, se non trattata in tempo, porta e cecità irreversibile. Il glaucoma consiste nell’aumento della pressione interna all’occhio, quando i liquidi che normalmente umidificano gli occhi non vengono più drenati nella maniera corretta attraverso gli appositi canaletti, provocando un ristagno che genera appunto l’aumento pressorio. Le cause di questo mancato deflusso di liquidi possono essere primarie, quando il problema non è provocato da altre patologie oculari, oppure secondarie, quando invece è la conseguenza di una malattia oftalmica sottostante, come cataratta, uveite, lussazione del cristallino. Tra i fattori di rischio per questa malattia c’è anche l’appartenenza a determinate razze più predisposte, come il Cocker, l’Husky, il Chow Chow, lo Shar Pei, il Beagle, lo Shi Tzu, il Pastore Tedesco.Glaucoma: sintesi Come può il padrone sospettare che il proprio cane sia affetto da questa grave malattia? Anzitutto il glaucoma è molto doloroso per l’animale, che quindi avrà un comportamento insolito, come perdita dell’abituale vitalità, dilatazione della pupilla, frequenti tentativi di sfregamento dell’occhio con la zampa, lacrimazione, continuo sbattimento delle palpebre. Se si notano questi segnali è importante rivolgersi al più presto al proprio veterinario, che potrà diagnosticare l’eventuale presenza di glaucoma, utilizzando uno strumento detto tonometro che permette, senza alcuna sofferenza per il cane, di misurare la pressione intraoculare: se questa è superiore ai 25-30 mmHg è considerata elevata. Il veterinario inoltre potrà osservare altri sintomi indicativi di glaucoma, impossibili da individuare per il padrone, come edema corneale, scarsa reattività della pupilla alla luce e, se la malattia è in una fase più avanzata, pupilla scavata e atrofia della retina, fino alla totale cecità. Va sottolineato che il glaucoma può procedere molto velocemente: possono bastare anche pochi giorni perché il cane perda completamente la vista, senza possibilità di riacquistarla; per questo la tempestività di intervento è fondamentale.Glaucoma nel cane: cura Ci sono diverse modalità di intervento, anche in base alla tipologia di glaucoma che affligge il cane: in caso di glaucoma acuto generalmente si procede con una cura farmacologica, somministrando mannitolo, un diuretico osmotico, per via endovenosa, assieme all’applicazione di gocce topiche tre volte al giorno, allo scopo di diminuire la pressione dei liquidi intraoculari. Nel caso si evidenzi anche la concomitante presenza di uveite occorrerà intervenite con la somministrazione di cortisonici, antinfiammatori non steroidei (FANS) e betabloccanti specifici ad uso locale. Se il trattamento farmacologico non sortisce gli effetti sperati si può tentare la soluzione chirurgica; esistono due tipi di intervento: ciclodistruzione e drenaggio con impianto.La ciclodistruzione consiste nell’eliminare chirurgicamente o con l’uso del laser una parte del tessuto ciliare, così da diminuire la presenza di liquidi nell’occhio e, di conseguenza, anche la pressione intraoculare e di aprire maggiormente l’angolo corneale. Il drenaggio con impianto consiste nell’inserire sotto alla congiuntiva un tubicino con una valvola che aiuta a drenare i liquidi dell’occhio. Questo tubicino però può ostruirsi ed annullare l’effetto risolutivo dell’intervento, perciò occorrono controlli periodici per verificare se sia necessario sturare l’impianto iniettandovi appositi fluidi.Piaciuto l'articolo? Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/gli-occhi-del-cane-lacrimano/